Occorre distinguere, in primo luogo, tra le opere che vengono presentate sul mercato per la prima
volta da quelle che sono già passate in diverse mani.

Ovviamente in una fase iniziale il prezzo è determinato dall’artista e/o dal suo mercante di
riferimento.

Successivamente l’opera entra nella dinamica dei prezzi determinati dalla legge della domanda e
dell’offerta: maggiore è la domanda e maggiore è il prezzo.
La tecnica migliore per determinare quale può essere il prezzo giusto di un’opera in un dato
momento, è di raccogliere informazioni il più accurate possibile sulle reali transazioni che si sono
verificate.

La fonte più valida è rappresentata sicuramente dall’insieme delle aste in cui l’opera è stata
battuta e quindi dall’insieme dei prezzi che sono stati effettivamente pagati dai collezionisti.
Sarebbe infatti molto difficile, se non impossibile, conoscere i prezzi fatti nelle singole mostre
tenute nelle numerosissime gallerie.

Lo strumento che noi riteniamo di grande validità e che perciò abbiamo preso a base dei nostri
criteri di valutazione, è sicuramente un sito come ArtPrice.com che cataloga tutte le aste del
mondo con i risultati ottenuti nel tempo. Basandoci poi sulla nostra esperienza cinquantennale,
riteniamo di essere in grado di cogliere, con le opportune messe a punto, l’obiettivo valore
commerciale di ogni singola opera. Sappiamo infatti “pesare” il senso di molti altri parametri quali
tecnica, dimensioni, periodo, soggetto e, in caso di opere grafiche, l’effettiva tiratura e la validità
dello stampatore.

Il prezzo giusto resta peraltro la condizione essenziale per collezionare opere che in qualunque
momento potranno essere rivendute in asta con piena soddisfazione.